I ricordi sono profumi
e il passato ne è impregnato,
come la mia memoria.
Odorava di latte e caglio,
all’alba, la cucina di nonna Bepi
e l’acre si fondeva al dolce nel bianco coagulo.
I sensi percepivano il sapore caldo,
la fiamma del fuoco sul viso
e le monachelle che si libravano su per il camino.
Si perdevano tra il fumo e la fuliggine scura,
la fantasia si accendeva nei bagliori del focolare
e il corpo, freddo della notte, si scioglieva nel buono.
monachelle = scintille
Qui, nel tuo salotto, leggo bellissime emozioni, comprendo stati d’animo e pensieri.
Grazie Giuseppina, buona domenica 🙂
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Buona domenica, Bea. Grazie per la partecipazione.
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L’ha ribloggato su Memoria narrante.
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